Taglio e Cucito

Performance della sala operatoria

Per voci soliste e coro

Due leggii con due microfoni il coro è sistemato dietro. C’è Massimo seduto con la chitarra.

Legge Pino: Infermiere

Quando incontro qualcuno che mi chiede cosa faccio nella vita io dico: “lavoro al Mauriziano, sono un infermiere professionale”;  “in quale reparto sei?”  

(CORO)“TAGLIO E CUCITO” 

A pensarci bene, la sala operatoria, senza offesa e non me ne vogliano i chirurghi! La sala operatoria, dicevo, è un po’ un reparto di TAGLIO…E CUCITO.

(SOLISTI DEL CORO) (1° SOLISTA)“passami il bisturi lama 15” ,      Barbara: Strumentista

                                         (2° SOLISTA) “a me lama 20…”,                          Aldina: Anestesista

                                         (3° SOLISTA) “forza, dai, bisturi 11…veloce”.  Calogero: Infermiere

Quando il bisturi spinge sulla cute per farsi strada…Gesti ripetitivi  che il tempo consuma… aumenta la precisione, la sicurezza…

(CORO ) “GESTI CHE SI FANNO”   alzano la mano destra con le dita bene aperte a mostrare energia    “CON LE MANI” le mani scendono.

con le mani che non  sbagliano…non possono sbagliare…vietato sbagliare!”.

(CORO)“MANI DI CHIRURGO!” tenendo la mano dx vicino alla bocca come a parlare a qualcuno che è lontano

mani pulite che calzano guanti, guanti in lattice,

(SOLISTI DEL CORO) (1° SOLISTA)“io senza lattice”,               Barbara

                                          (2° SOLISTA)“a me con polvere”,          Calogero

                                          (3° SOLISTA)“senza polvere, grazie”       Aldina

Mani veloci perché non c’è tempo da  perdere…stringono strumenti…delicati…robusti…che ognuno ha un nome proprio, ordinati in cassette tutte uguali ognuna diversa…i ferri del  mestiere… strumenti per vivere, per mani preziose…da assicurare, mani che sanno distinguere riparano,...mani  stanche… non sudano mai,  mani da baciare.

(CORO)”baciamo le mani”… “sono nelle sue mani dottore!”  mano vicino alla bocca

Sala operatoria: tutto inizia così…con un bisturi fra le mani…la lama spinge sulla cute per trovare un varco.

Legge Leoluca: Anestesista

Cosa pensa, chi il bisturi lo tiene fra le dita della mano? Vi ricordate la prima volta…? La prima volta che vi hanno dato un bisturi in mano e avete inciso la cute di una persona…? Immagino sia un po’ come la prima volta che ci si innamora, il primo bacio, la prima volta che si fa all’amore…il cuore che va veloce…le pupille si dilatano…l’adrenalina corre per tutto il corpo…prima volta che si ricorda.

Prima volta che fa star male, ma  poi passa! Prima volta che non si dorme alla notte, prima volta che ci si prepara, aspettata, prima volta studiata sui libri, prima volta da raccontare…prima volta che le vene non sono blu e le arterie rosse…e il legamento giallo è davvero giallo…prima volta che fa paura, che non si torna indietro.

(SOLISTA DEL CORO) (1° SOLISTA) “prima e ultima volta”   Aldina

(CORO )  Mani che tagliano…Mani che cuciono…”

(SOLISTI DEL CORO) (1° SOLISTA) “Passami un filo di Vicryl 2/0” ,  Barbara

                                          (2° SOLISTA) “a me una Seta 0 per favore”        Erika: Strumentista

Mani che tagliano e mani che cuciono…mani sapienti che rammendano, rattoppano…nodo, doppio nodo, tabacchiera…triplo nodo…mani senza calli, mani da marinaio che stringono nodi e intrecciano fili…mani che tirano…per il ricamo che fa belli.

(CORO) “ha dormito bene?”…“mi metto nelle sue mani dottore!”

Inizia la chitarra: Massimo Chirurgo

Legge Fabrizio: Chirurgo

Mani, il coro tira su mano dx quante mani…mille mani…il coro fa il gesto cameriere altre mani, le mani scendono mani di donna sanno accogliere, mani delicate rassicura averle vicine, mani che sanno parlare, parlare con le mani.

(CORO)“MANI DI STRUMENTISTA!” mano vicino alla bocca

Mani sicure vanno veloci, mani allenate per stare con…mani vassoio mettono ordine, mani lenzuolo da stendere insieme, mani per il passa mano, passare la mano, di mano in mano.

Mani lavate più volte puoi stare sicuro, mani con guanti proteggono, difendersi con le mani, mani corazza tengono lontano, mani carezze che toccano piano. Mani che danno il permesso e sanno guardare, mani che ogni cosa al suo posto ed un posto per ogni cosa, mani strumento, strumentare con le mani, mani da orchestra, mani violino, mani trombone ti piace ascoltarle, andare a ritmo, avere il ritmo nelle mani, mani da tango, da valzer, mani blues, mani rock,. Mani in alto per sgocciolare. Mani che ora non le puoi più toccare, mani sterili le puoi vestire, mani da guanti bianchi. Mani che oggi è Natale, mani che aiutano hanno bisogno. Mani che ci son voluti anni per imparare ora ti puoi fidare. Mani che danno coraggio hanno paura, mani da mettere insieme, mani di forbice non tagliano mai. Mani che sanno il futuro quello vicino e quello lontano.

Legge Leoluca

Mani, il coro tira su mano dx quante mani… mille mani… il coro fa il gesto carezza altre mani… le mani scendono mani che son sempre poche, non bastano mai, mani di giorno, mani di notte… da chiamare perché c’è bisogno.

(CORO)“MANI DI INFERMIERE!” mano vicino alla bocca

Mani amiche da stringere, stringere con le mani… dammi una mano…Mani sudate, mani curate, manicure, mani che curano… curare con le mani.

Mani altre che entrano dentro, mani fredde cuore caldo… mani che stringono aghi che tolgono e danno, mani che non fanno male… discrete il corpo invadono…mani stanche su cui puoi contare, contare con le mani… mani che non le vedi ti accorgi se mancano.

(CORO)”portare in palmo di mano”.  mano vicino alla bocca

Mani carezze le vuoi trattenere, mani che lavano corpi di altri, mani al posto di… mani cucchiaio, mani bicchiere dan da mangiare e danno da bere. Mangiarsi le mani… mani nelle mani, le mani in mano… mano nella mano.

(CORO)”teniamoci per mano”.  mano vicino alla bocca

Legge Pino

Mani, il coro tira su mano dx quante mani…mille mani… il coro fa il gesto digitare in alto e in basso altre mani, le mani scendono mani di carta, avere le carte in mano che poi te le devi giocare. Mani sedute non stanno mai ferme.

(CORO)“MANI DI SEGRETARIA!” mano vicino alla bocca

Mani per chiedere…a cui fare domande. Mani password…ognuno ha la sua.

Mani che stanno dietro vedono tutto. Mani che il mio ufficio è un’isola felice … un ufficio per tutte le mani, le mani di tutti ci possono entrare: mani arrabbiate, mani che stanotte non ho dormito, mani ferite hanno dolore, mani agitate, mani sulla bocca dormono ancora, mani sorriso le vuoi con te, mani che han litigato. Mani barella le vedi passare, mani ora…cosa mi aspetta? Mani… speriamo che facciano in fretta! Mani da dietro al vetro che io resto fuori. Mani che qui…cosa possono fare? Mani sul tavolo da scrivania, mani per moduli da compilare, mani richieste, richiedere con le mani, mani fax da spedire, mani forbici, ritagliare con le mani, mani matita, digitare con le mani, mani mouse, mani in codice son sempre gli stessi, che alla fine poi manca qualcosa, mani allenate a sollecitare, mani… pronto? Si gliela passo subito! Mani che poi ne hanno abbastanza di stare chiuse in questa stanza.

 

Mani, il coro tira su mano dx quante mani…mille mani…… il coro fa il gesto di aprire  altre mani, le mani scendono mani cassetto…aprire con le mani, mani porte, portare in mano, mani buste, mani pacchi leggeri, pesanti.

(CORO)“MANI DI OSS” mano vicino alla bocca

Mani umili non mancano mai, servono sempre, mani che cercano trovano, mani per la luce che tanto non va mai bene…mani preziose per quando hai bisogno, mani svelte…prendono e danno per collegare, spingono tasti…mani da sarto ti sanno vestire, mani pronte son sempre con te, mani amiche non le vedi abbastanza, mani invisibili sanno ascoltare, mani operaie per metterci mano, mani per darti una mano.

Mani forti non si stancano mai, mani di ferro…avere i ferri per le mani, mani avanti già per domani, mani di tutti dei belli e dei brutti, mani kocher, mani trocar, mani per ferri da sistemare, mani che vengono dopo quando tutto è finito. Mani fuori campo! Mani in alto su cui puoi sparare, mani bersaglio da colpire, mani da stringere per ringraziare che senza non si può stare, mani da autista per auto-clavi da far partire, mani che da sole si fa più fatica, mani con… mani per… mani che io adoro le mie mani per quello che fanno.

Legge Leoluca

Mani, il coro tira su mano dx quante mani…mille mani… il coro fa il gesto di ascoltare altre mani, le mani scendono mani solo di giorno che sanno di tutti, mani segrete da confessionale. Mani legate.

(CORO)“MANI DI CAPOSALA!” mano vicino alla bocca

Mani per dire quel che c’è da fare, mani pesanti, pesare con le mani, mani con cui ci devi parlare, mani a cui chiedere il turno da fare… mani nei turni, fare i turni con le mani, mani che tutto deve quadrare, mani aperte, mani chiuse. Mani che tutti non puoi accontentare. Mani forti hanno paura hanno timore di far qualche errore, mani all’altezza di…che ci devi provare, mani in difesa non possono perdere, mani tirate da entrambi i lati, mani per dire buona giornata, mani calde per riscaldare che adesso non posso ascoltare, mani fatte per valutare, mani da stringere così come viene senza giudizio, senza timore…così e basta…mani per prenderti per la mano che insieme si che andiamo lontano. 

 

Mani, il coro tira su mano dx quante mani…mille mani…… il coro fa il gesto di pulire  altre mani, le mani scendono mani sconosciute, indifferenti a tutti le pretendi, mani bidoni contaminati, mani di sacchi di roba sporca.

(CORO)”MANI DI AUSILIARIA!” mano vicino alla bocca

Mani bastone per stracci di carta…che fanno a gara sul pavimento, mani che strizzano stringono, stringere con le mani. Mani spruzzino, mani di panno che insieme alle tue facciamo più in fretta. Mani per togliere, mani per mettere, mettere con le mani quello che manca. Mani da passa malati, passare con le mani da un letto ad un altro, mani su e giù, mani da corridoio. Mani da spingere son da tirare. Mani sfinite ce la possono fare. Mani che ora è tutto pulito, ora si che puoi lavorare.

Legge Fabrizio

Mani, il coro tira su mano dx quante mani…mille mani… il coro fa il gesto mano cuscino dorme altre mani, le mani scendono mani che corrono… correre con le  mani… mani pazienti… avere il paziente fra le mani.

(CORO)“MANI DI ANESTESISTA!”  mano vicino alla bocca

Mani che scrivono, sanno leggere, mani che fanno sognare… mani sicure, mani che portano lontano… tornano a prenderti… mani sul corpo, mani che tastano sentono… sentire con le mani… mani che spingono tubi che fanno e che chiedono… “posso?” Mani che tolgono il male… mani di mamma, morbide mani che chiudono occhi, mani che sanno ascoltare, ascoltare con le mani… mani guardiane… mani grandi… grandi mani quando ridanno la vita… danno consigli… fanno dormire e sanno svegliare… mani che tolgono il fiato e ridanno il respiro… mani che non si può fare senza… mani dimenticate le riconosci fra mille mani, mani che sanno cullare, mani da ninna nanna.

Cantano Erika e Cristina suona Massimo

(CANTATO)“ninna nanna, ninna oh. Questo bimbo a chi lo do…lo darò all’uomo nero che lo tiene un giorno intero…lo darò all’uomo bianco che lo tiene finché è stanco…ninna nanna, ninna oh questa bimba a chi lo do?”

Legge Nicola: Strumentista

Sala operatoria… Seduta di oculistica, in lista c’è una bambina…5 anni non ancora compiuti…è la prima della lista… non sono ancora le otto del mattino, la cura dei preparativi e minuziosa…fra tutti gli operatori c’è un pochino di tensione.

(CORO)“Sarò in grado di fare bene il mio lavoro?” mano vicino alla bocca

E’ una domanda che non si sente nell’aria ma la puoi leggere negli sguardi dell’anestesista, degli infermieri, del medico.

Sala operatoria, seduta di oculistica.

Pochi metri più in là… corridoio centrale… una stanza… una mamma, un papà…una bambina… paura, paure.

(SOLISTE FEMMINILI DEL CORO) (1° SOLISTA) “piangerà?”                            Barbara

                                                                   (2° SOLISTA) “andrà tutto bene?”                 Erika

                                                                   (3° SOLISTA) “si sveglierà dall’anestesia?” Aldina

                                                                   (4° SOLISTA) “le faranno male?”                Barbara

Cantano Erika e Cristina suona Massimo

(CANTATO) “ninna nanna, ninna oh, questa bimba a chi la do… la darò all’uomo nero che la tiene un giorno intero…la darò all’uomo bianco che la tiene finché è stanco…ninna nanna, ninna oh questa bimba a chi lo do?”

Domande!

Domande che non si possono ascoltare perché non si possono dire… che nessuno raccoglie…

paure come dipinti su tela…dipinte sui visi…negli sguardi…sulla pelle sudata…nel tono della voce,

nello stare di un corpo, nei movimenti.

(CORO)“Come si sta ad aver paura? … aver paura e non poterne parlare?” mano vicino alla bocca

 

(SOLISTA DEL CORO)”Sarò capace di fare bene il mio lavoro?”

Cose che non si dicono il corpo racconta… l’abisso… la profondità… che ci abita.

Sala operatoria: ingresso … seduta di oculistica…paura, paure… si fa fatica a guardare negli occhi …a farsi guardare.

 “Dovete aspettare fuori” .

“Quando torno dalla mia mamma?”.

Lo schienale della barella è stato alzato…le sponde sono su, entrambe.

“Ciao…hai mai guidato la macchina?”.

(SOLISTA FEMMINILE) “No”.  Angela: Infermiera

“Ti piacerebbe provare a guidarne una speciale?”.

(SOLISTA FEMMINILE) “Si”.   Angela

“Bene allora indossa il casco…il cappellino verde…così come faccio io, vedi… Che ti spiego come si guida la macchina…Sei pronta?”.

(SOLISTA FEMMINILE) “Si”.   Angela

“Bene allora metti le tue mani qui …attenta… questo è il manubrio.

Per andare in avanti…basta che spingi  in avanti…così vedi.

Per andare indietro così…e poi per girare è facile, spingi di lato …solo a destra o solo a sinistra.

Prova(TUTTO IL CORO SI SPOSTA AVANTI; INDIETRO; A DESTRA; A SINISTRA SEGUENDO IL TESTO)avanti…indietro…destra…sinistra…bene…sei bravissima!

La bambina sorride…non capita tutti i giorni di essere al volante di una macchina così.

Sei pronta…?”.

(SOLISTA FEMMINILE) “Si sono pronta…”.  Angela

“Bene e allora si parte…vaaaaiiii aavaaaantiiiii…driiiiiittaaa…!!!”

A quel punto si apre la porta… inizia il viaggio! Nicola si gira e passa fra il coro che le lascia spazio

Cantano Erika e Cristina suona Massimo

 (CANTATO) “Ninna nanna, ninna oh, questa bimba a chi la do? La darò all’uomo nero che la tiene un giorno intero, la darò all’uomo bianco che la stringerà al suo fianco…”

PAUSA

Leggono Cristiana e Michela: Capo sala

(LE DUE CAPOSALA) “Da allora, chi accoglie i più piccini spesso si prepara con cura…alcuni gonfiano  un guanto come fosse un palloncino…e ci disegnano sopra gli occhi ed un enorme sorriso…altri hanno preso a disegnare e colorare gli elettrodi per l’elettrocardiogramma…e li mostrano ai piccoli ospiti prima di appiccicarli al petto…altri ancora hanno pensato di stampare dei simpatici diplomi di grande coraggio sui quali viene scritto il nome del bambino…possono portarli a casa e, una volta colorati, mostrarli orgogliosi ai loro amici…”

PAUSA

Tutti si dispongono su una sola fila e si tengono per mano

Legge Pino

E così che capita che ti viene la voglia di ascoltare chi lavora accanto a te e magari ha un’altra divisa che non è la tua, capita che ti viene la voglia di sapere come si vede la vita con addosso quella divisa, la voglia di scoprire cosa abbiamo in comune…quali storie…quali racconti e magari scopri che avevi bisogno di tutto quel mondo altro che mica ci si era detti fino a qui, che avevi bisogno di una festa, una festa che è un incontro, uno scambio di doni…

Grazie.

Si fa un leggero inchino con la testa per salutare

 

Note: questo testo nasce da una intensa e proficua opera di condivisione a cui hanno partecipato rappresentanti di tutte le figure professionali presenti in sala operatoria… i contenuti sono emersi dal lavoro comune e anche nella forma definitiva sono stati condivisi.

Fanno parte del coro rappresentanti degli infermieri, degli anestesisti, dei chirurghi, delle strumentiste, degli OSS, degli ausiliari, delle segretarie e della caposala.

Leggono

Uno strumentista

Un infermiere

Un chirurgo

Un anestesista

Suona

Un chirurgo

Cantano

Una infermiera

 

Una strumentista