Dai percorsi progettuali fin qui realizzati ha preso forma e si è costituito un gruppo di sanitari interessato ad un percorso di ricerca e di progettazione sul grande tema: Cultura, Arte, Teatro, Partecipazione, Ben-essere e Salute. Il gruppo "salutearte", ora riconosciuto gruppo aziendale con delibera del DG 286 del 17/04/2018, è un gruppo aperto, dove chiunque ne condivida il Manifesto è il benvenuto. Coordinatore del gruppo Pino Fiumanò, disponibile, attraverso le pagine del sito "come contattarci" e "libro degli ospiti spazio di condivisione", a prendere in considerazione richieste di collaborazioni, condividendone le forme e le modalità più idonee e possibili con gli stessi interessati.
Pino Fiumanò, 1960. Coordinatore Gruppo Saluterate
Infermiere Professionale, attore e regista formatosi al Tangram Teatro di Torino; ha curato la regia di opere di Dario Fo ed Eduardo De Filippo.
Ha conseguito il titolo di Master in Teatro Sociale e di Comunità presso l’Università di Torino, anno accademico 2012/2013 con la tesi: Teatro e sviluppo di comunità all’A.O. Ordine Mauriziano. Un progetto di T.S.C. e di promozione della salute. Da alcuni anni sta portando avanti una ricerca dove l'Arte (il Teatro) e la Cultura sono pensati ed agiti con la comunità per la costruzione di una nuova fratellanza umana, basata sulla giustizia, la cooperazione e la pace. Ricerca definita "Antropologia Ecologica della Felicità".
Attualmente Coordinatore Comitato Aziendale per la Promozione della Salute, e Project Manager progetto Rito Laico/Giardino Parlante. Svolge questa attività come da delibera aziendale a Tempo Pieno (FullTime)
Rosario Macaluso, 1981 Vice Coordinatore Gruppo Salutearte
Rosario Macaluso, Tecnico di Radiologia Medica, una formazione continua teatrale da oltre 20 anni, sta frequentando il Master in “ Performance e Teatro Sociale “, congiunto con l'Università degli Studi di Torino e l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Il teatro sociale viene impiegato per la cura, il welfare culturale, nella lotta alle disuguaglianze e dell’inclusione sociale, per questo è fondamentale che venga introdotto all’interno del nostro Sistema Sanitario
Teresa Siena, 1979.
Infermiera, attrice di Teatro dell'Oppresso, ha concluso la formazione presso la Scuola di Teatro Sociale e di Comunità, ha partecipato al gruppo di progetto “Umanizzazione dei luoghi di Cura. Costruire luoghi e spazi di ben-essere per curati e curanti del blocco operatorio generale dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano"(2016/2018), e al progetto Rito Laico ora Giardino Parlante, conduce laboratori di teatro sociale per il benessere dei sanitari. Attrice nello spettacolo "L'Arte Bella" dove interpreta se stessa, nella figura di infermiera.
Simona Dal Corso 1971.
Infermiera dal 1995, presso l’A.O. Ordine Mauriziano dal 1998.
Prendersi cura degli altri non è qualcosa che appartiene solo alla mia dimensione professionale ma ha sempre coinvolto una parte profonda del mio essere. Sentire i bisogni degli altri e farli “miei” mi ha consentito attraverso i gesti tecnici e manuali della mia professione di “donare” all’altro un pezzetto profondo della mia umanità. Il progetto “Umanizzazione dei luoghi e degli spazi della cura” mi pare un percorso artistico/teatrale capace di aggiungere valore al benessere dei curati e dei curanti. Ho studiato danza per molti anni e l’arte nelle sue diverse espressioni mi regala e fa nascere in me vibrazioni ed emozioni che mi procurano benessere.
Luca Del Vecchio, 1980
Infermiere dal 2004; ad oggi ricopro il Ruolo di Referente Organizzativo Infermieristico del D.H. e delle Aree Ambulatoriali del Dipartimento Medico.
Infermiere con una passione : il Teatro.
Ho fatto parte della associazione teatrale e culturale " Teatro Trani" prendendo parte tra il 2001 e il 2006 a tre commedie in vernacolo tranese, dal 2009, a livello amatoriale insieme ad alcuni colleghi ed amici organizzo spettacoli di cabaret e musica dal vivo e nel 2019 ho partecipato al progetto organizzato dal gruppo Salutearte in collaborazione con i Lions di Torino e Provincia: "#Maninalto".
Teatro e salute connubio perfetto per me. Perché?
A molti vorrei dire che ho fatto la scelta giusta poiché il teatro ha saputo valorizzare, in un contesto di cura, il lato più umano della nostra professione che si esprime anche attraverso i gesti, i sorrisi e gli sguardi.