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#Salutearte

PROGETTI


Taglio e Cucito
Umanizzazione dei Luoghi di Cura
Educazione sanitaria
La settimana dell'igiene delle mani. Arte educazione
inaugurazione pianoforte A.O. Ordine Mauriziano
AbbracciAMOci: metti un Natale in Ospedale
Umanizzazione dei luoghi e delle relazioni di cura con anestesisti ed infermieri delle rianimazioni
2 Luglio 2020 il Primo Rito Laico per onorare i defunti della prima ondata Covid

La dimensione Spirituale della cura

Nel 1999, venne discussa all'interno dell'O.M.S. la proposta di modificare la storica definizione di salute (1948) aprendola alla dimensione spirituale. Se lo scopo era quello di sottolinearne la natura dinamica; ciò non di meno avrebbe probabilmente favorito un percorso capace di integrare l'aspetto spirituale nella visione del fenomeno umano e l'aprirsi della ricerca scientifica alla spiritualità riconosciuta finalmente elemento immanente ed universale del fenomeno umano e non solo più oggetto di credo religiosi. I recenti studi della meccanica quantistica e quelli nel campo dell'astrofisica, pensiamo solo alla scoperta della materia e dell'energia oscura, sostanzialmente ci dicono che la scienza riduzionista osserva, misura e conosce solo un frammento piccolissimo di quello che chiama realtà.

 

"L'avvento dell'intelligenza artificiale, combinato con i principi materialisti e riduzionisti che considerano l'uomo una macchina classica, favorisce una forma di scientismo che sta portando la società umana su una china pericolosa. Se ci consideriamo macchine, saremo prima o poi superati dalle macchine costruite da chi potrebbe controllarci...Per questo è necessaria una nuova scienza che includa la spiritualità e una nuova spiritualità che includa la scienza. Ho chiamato Nousym la loro unione"

Scrive Federico Faggin.

 

Stiamo parlando di una vera e propria svolta della civiltà umana potenzialmente capace di scardinare dalle fondamenta una società malata dove denaro, violenza, guerre, sopraffazione, inganno sono i dis-valori dei pochi sui molti con i quali i primi, poche migliaia di esseri umani, forse anche meno, governano sui secondi, circa 8 miliardi di persone, determinando il destino di intere popolazioni composte per lo più di persone ignave, addormentate, dis-informate e nutrite da un pensiero unico magistralmente guidato.

 

La discussione sull'introduzione della dimensione spirituale nella definizione di salute si tenne, in quel lontano 1999, all'interno del WHA52 World Health Assembly del maggio dello stesso anno ma, per motivi mai detti e dichiarati pubblicamente, pur ricevendo il parere favorevole della maggioranza dell'assemblea, questa proposta, non venne ufficialmente mai adottata. 

 

Il Rito del 2 luglio 2025 è stata l'occasione per sottolineare e condividere pubblicamente come in realtà lungo questi 5 anni e questi 6 appuntamenti, consapevolmente o in-consapevolmente abbiamo tutti insieme nutrito la dimensione spirituale della cura riconoscendone di fatto la necessità, l'urgenza e l'opportunità quale elemento etico fondante la dimensione comunitaria del nostro vivere. Il rito nella sua dimensione spirituale e comunitaria, attraverso il linguaggio del teatro e l'uso consapevole di segni e simboli, si è fatto testimone e garante di questo passaggio culturale, seppur all'interno di un contesto comunitario circoscritto. Non a caso ciò è stato possibile attraverso il linguaggio universale dell'arte e della bellezza all'interno di un processo partecipativo con le persone, i gruppi e la comunità.

 

L'A.O. Ordine Mauriziano adotta nella prassi la nuova definizione di salute che riconosce che noi non siamo solo macchine pensanti e capaci di emozioni e relazioni:

 

"La salute è uno stato dinamico di completo benessere fisico, mentale, sociale e spirituale, non mera assenza di malattia."

 

Il Rito Laico di fatto è una significativa azione di educazione alla salute attraverso l'Arte e la Cultura che afferma che Cura e Salute non possono essere solo una questione medica ma anche partecipazione culturale e crescita personale in termini etici, spirituali e dei valori umani.

 

La forza del Rito Laico basa la sua efficacia sulle Performing Arts e sullo sviluppo dell'empowerment dove il teatro, la musica e l'arte consentono di riflettere, far sentire e favorire il Ben-Essere dei partecipanti, nel ruolo insieme di Co-Autori e Spett-Attori dell'evento. Ciò considerato il modello del Rito Laico Mauriziano si candida come possibile paradigma capace di valorizzare l'identità spirituale oltre che favorire relazioni empatiche integrando aspetti emozionali e comunitari nella Promozione della Salute. Non stupisce infine il fatto che questa esperienza nasce attorno ad una riflessione profonda sul senso della vita, alla luce dell'esperienza della morte, in un contesto di isolamento sociale e di paura. Risponde al  bisogno di sentirsi e riconoscersi come comunità nella consapevolezza della fragilità della natura umana di fronte alle Forze della Natura. Madre troppo spesso violentata da una civiltà ignorante governata dal Dio Denaro, dal culto del piacere personale e materiale prima di tutto. Fragilità che ci chiama a contemplare e praticare etica ed estetica, valori e bellezza, empatia e ascolto, giustizia, solidarietà e fratellanza per riconoscerci tutti figli della stessa Mamma e dello stesso Papà. 

 

Ricordando le parole di Faggin abbiamo bisogno di una nuova scienza dello Spirito per una nuova civiltà del Ben-Essre e della Salute. Ma abbiamo anche bisogno di una nuova spiritualità capace di aprirsi alla scienza e alle leggi universali, che riconosca la verità delle religioni quali espressioni diverse e complementari di una medesima realtà che tutte le com-prende e che possiamo chiamare appunto: scienza dello spirito.


La salute e la cultura al tempo della crisi globale

 

LA CRISI GLOBALE

Gli anni 20 del 21° secolo sono anni "oscuri" dove l'emergenza  pandemica sembra aver accelerato la crisi globale e planetaria di cui insieme siamo causa ed effetto,  attori protagonisti e spettatori. Una crisi sanitaria, delle relazioni internazionali, dell'economia, della politica, crisi climatica e ambientale. Guerre e rumori di guerra sono vicini a noi; troppo dolore, troppi morti innocenti, troppi bambini vittime della violenza cieca di una elitè mondiale "malata". La crisi umanitaria nella striscia di Gaza è un esempio lampante del livello di barbarie di cui siamo capaci e per il quale pagheremo un prezzo alto proporzionato al dolore che abbiamo generato.

Oggi sembra aver vinto, sulla nostra umanità, il "Dio Denaro", quel denaro sempre più concentrato, in quantità illimitate, nelle mani di pochi. "I Principi" della finanza che governano il mondo e determinano il destino, la salute ed il benessere dei molti, cioè di oltre otto miliardi di esseri umani. Quei "pochi" a cui i molti sono "servi volontari". Loro, i pochi, controllano l'informazione, determinano desideri, aspirazioni, generano e coltivano sogni e speranze di intere popolazioni, nazioni e continenti.

Questo dato ineludibile non può essere nascosto e tantomeno mistificato o peggio ancora bollato semplicemente come complottismo. Troppo facile, troppo scontato. Non ci crede più nessuno. Nel profondo sappiamo tutti che è proprio così. Noi tutti, i molti, siamo chiamati a rinunciare, semplicemente questo, rinunciare alla  "servitù volontaria", ad essere cittadini consapevoli, uomini e donne coraggiose impegnate nella ricerca della verità, della giustizia, nella difesa dei più deboli, chiamate e chiamati a mettere la faccia  a combattere le troppe dis-umane dis-uguaglianze. Utopia? Si Utopia:  l'isola abitata dagli Utopii..che è 

 

"larghissima, nel mezzo si stende deugentomila passi e per lungo tratto non si stringe molto , ma ver la fine d'amendue i capi si va restringendo, i quai piegati in cerchio di cinquecentomila passi, fanno l'isola in forma de la nuova luna"  (Tommaso Moro - L'Utopia  1516).

 

Cittadini di Utopia! Si...Perchè Utopia è il motore del cambiamento verso una società  etica dove ricchezze, risorse, cibo, energia, cure mediche siano finalmente equamente distribuite liberando dalla fame,  dalla povertà e dalla morte prematura milioni di bambini! Una Nuova Fratellanza Universale dove ognuno e ciascuno coltivi i valori della giustizia e  dell'amore come nuova Antropologia Ecologica della Felicità. Questo il "potere immenso" dei molti contro i pochi. Utopia? Si in questo senso davvero Utopia, ma il vento sta cambiando!

 

BENESSERE E PROMOZIONE DELLA SALUTE - IL GRUPPO SALUTEARTE

Non possiamo parlare di Promozione della Salute, e men che meno di Benessere, a prescindere dalla definizione di Salute.

Noi pensiamo che la Salute sia: "una condizione dinamica di completo benessere del corpo, della mente, della sfera sociale e della dimensione spirituale della persona." L'introduzione della dimensione "spirituale" qui non fa riferimento a nessuna confessione religiosa di appartenenza ma piuttosto ad una istanza dello statuto umano. Tutti i progetti di Salutearte qui descritti fanno riferimento alla dimensione spirituale dell'uomo, come con tutta evidenza emerge in maniera esplicita nel Rito Laico.

Salutearte è un gruppo di sanitari  che ha intrapreso un percorso di ricerca sul campo attorno a questa definizione. Lo ha fatto e lo fa a partire da un approccio metodologico che si fonda  sull’efficacia delle Performing Arts nello sviluppo di comunità inclusive e resilienti, dove la partecipazione e la co-progettazione hanno il fine di rigenerare legami e relazioni virtuose fra le persone, i gruppi e le comunità. Un approccio metodologico che è insieme  performativo, formativo e trasformativo e che si ispira e interpreta sia principi e valori, sia strategia e metodologia della Promozione della Salute. Valori, principi e strategie che guidano gli Standard 2020 dell'International Network of Health Promoting Hospitals and Health Services. (Rete HPH&HS). Quegli stessi Principi, Valori, Strategie e Metodologia scelti dall'A.O. Ordine Mauriziano di Torino quale  riferimento, ispirazione e guida della propria politica aziendale in coerenza con le evidenze scientifiche e i documenti e le raccomandazioni regionali, nazionali ed internazionali.


https://www.youtube.com/watch?v=8jm8lvdZyiA

Consumi Culturali e Longevità

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