Letture, musica, silenzio e meditazione: Torino Spiritualità 2017 trova casa all’A.O. Ordine Mauriziano, un ospedale cittadino.

Venerdì 22 settembre 2017 l’ospedale Mauriziano di Torino ha aperto le porte ai cittadini: un itinerario a tappe all’interno della struttura per riscoprire il valore del silenzio e il senso del sacro che abita i luoghi della cura.

L’ospedale Mauriziano ha aperto le sue porte ai cittadini all’insegna di una serata inedita: visita ai diversi luoghi della struttura, nell’ambito di un itinerario a tappe dove meditare la lettura di un testo, accompagnati dalla musica di una chitarra classica e a momenti di silenzio condiviso.

 Il silenzio in ospedale non è abituale e nemmeno la musica e la meditazione a partire da quella condizione umana comune a curati e curanti in un presidio sanitario: in primis la fragilità di chi vive la malattia, la sofferenza e la morte e di chi è chiamato a condividerla nel proprio impegno lavorativo quotidiano.

 «Piccolo me, nel silenzio ti ascolto», così si intitola l’evento, è stato organizzato in occasione di Torino Spiritualità sulla base della proposta del «Gruppo Stanza del Silenzio dell’Ospedale, riferimento del quale la Dot.ssa Tiziana Bertero».

Il percorso proposto al pubblico venerdì 22 settembre 2017 ha accompagnato i visitatori attraverso diversi luoghi dell’ospedale:

la Sala del Consiglio, luogo storico e centro culturale dell’ospedale.

Il corridoio di Ingresso delle sale operatorie, luogo simbolico della sofferenza e della rinascita in quanto spazio di un progetto di umanizzazione dei luoghi della cura ideato dai dipendenti del servizio stesso.

La sala di attesa del reparto di Ostetricia e Nido, il luogo simbolico dell’ospedale dove la vita, la gioia e la speranza trovano casa e professionisti capaci di sostenerla.

la Stanza del Silenzio, luogo e spazio a disposizione dei curati e dei curanti che desiderano o sentono il bisogno di un momento di silenzio e di meditazione, luogo dell’ospedale della sacralità laica e aconfessionale. Luogo del raccoglimento.